Oggi in aula abbiamo approvato la Proposta di Legge che ho presentato su “Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing”. La RegioneLazio ha così finalmente una nuova legge che regolamenta e disciplina una materia che aveva bisogno di maggiori certezze su aspetti sanitari, di tutela del lavoro e di tutela dei consumatori, tanto più in mancanza di una legge nazionale che dia certezza a clienti ed operatori.
La legge specifica i percorsi formativi per l’ottenimento del titolo, aumentando il numero di ore dei corsi dalle attuali 90 a 800 ore per i tatuaggi e a 300 ore per i piercing, e l’obbligo di aggiornamento; indica anche il divieto di eseguire tatuaggi e piercing a minori di 14 anni o a minori di 18 anni privi del consenso dei genitori; prevede, poi, sanzioni per contrastare il sempre crescente abusivismo e promuove campagne informative per far conoscere i rischi connessi ai trattamenti effettuati da operatori abusivi.
Un altro punto importante, al quale tengo molto, è l’emendamento proposto dalla collega Sara Battisti che riconosce, alle donne che hanno subito una mastectomia, un contributo per la realizzazione di tatuaggi. I numeri di insorgenza di tumori nelle donne, secondo i dati raccolti da uno studio dell’Associazione italiana di oncologia medica insieme all’Associazione italiana registri tumori, purtroppo, sono in aumento: si stimano 6mila casi in più. Il più diagnosticato resta il carcinoma alla mammella. Sostenere le donne che vivono una situazione di disagio psicologico a causa di difetti della pelle dovuti ad un intervento chirurgico è un orgoglio.
Voglio dedicare questo risultato all’amico Giovanni Bartoloni, che ci ha lasciati qualche mese fa a causa del covid: da un confronto con lui è nata l’idea di questa legge.
Ora la Regione Lazio fa un grande passo avanti per il supporto all’intero settore e alle professionalità che vi lavorano e si propone apripista per una disciplina nazionale a garanzia del settore, per chi ci lavora e per chi ne fruisce”