In Consiglio regionale abbiamo approvato un articolo che fa fare un passo avanti alla Regione Lazio sul contrasto alle ludopatie: norme più chiare per calcolare le distanze di sale gioco e slot dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, ecc) e un articolo che rende finalmente effettive queste distanze, stabilite già nella legge del 2013 ma che non si applicavano a chi già era aperto nella cosiddetta “zona rossa”.
Ma come nascono queste norme?
Prima dell’estate il Municipio I ha verificato l’effettiva applicazione della legge 5/2013 della Regione Lazio, convocando tutti gli uffici e un gruppo di associazioni del quartiere Esquilino. Ne sono sorte difficoltà nel calcolare i 500m di distanza tra una scuola e le slot all’interno di un’attività, nel verificare gli atti, nell’individuare le “zone rosse” all’interno delle quali sale gioco e slot non potrebbero stare.
Il Municipio I, su proposta della Rete Esquilino Sociale, ha quindi siglato un accordo con il I Distretto della ASL RM1, UOC dipendenze Dsm Asl Roma1, Rete Esquilino Sociale, Libera Roma e Auser Lazio per un’attività sperimentale di lavoro comune sul contrasto al gioco d’azzardo nel rione Esquilino, con l’obiettivo di estendere a tutto il territorio le buo e prassi avviate per lo sviluppo e il consolidamento di azioni di contrasto al gioco di azzardo e le sue dipendenze, e insieme hanno avanzato delle proposte di modifica della legge Regionale. (https://bit.ly/2HESsz9)
Di che tipo?
Innanzitutto rendere più chiaro il meccanismo di calcolo delle distanze, passando dal “percorso” – vigili che metro alla mano dovevano calcolare la distanza – al raggio – che si può disegnare con un semplice compasso o un cerchio su una mappa.
Inoltre rendere finalmente effettive queste distanze, dando alle attività che hanno installato una slot o alle sale gioco un tempo per adeguarsi a quanto previsto, già nel 2013!, nella legge. Non si può guardare solo alle entrate che queste attività portano allo Stato, senza valutarne l’impatto sociale, le risorse che devono essere stanziate per il contrasto alle ludopatie, i servizi – che vanno potenziati! – sui territori.
Oggi la Regione fa un passo avanti. Un passo avanti che è il risultato di un bel gioco di squadra tra un’associazione di cittadini, il Municipio, la ASL e la Regione, che insieme hanno costruito un percorso.
Ringrazio Sabrina Alfonsi, Emiliano Monteverde, la Rete Esquilino Sociale, la ASL, Leslie Capone, e anche le tante colleghe e i tanti colleghi che hanno supportato questa iniziativa. Con loro ho anche presentato un Ordine del giorno per chiedere il potenziamento dei servizi di prevenzione e contrasto alle ludopatie, perché la Regione deve portare avanti queste iniziative con sempre più determinazione.