Oggi in Commissione regionale Sviluppo economico ho illustrato la proposta di legge sulle botteghe storiche, che avvia l’iter di discussione in Consiglio regionale. Il Covid-19 ha avuto un grande impatto sul nostro tessuto commerciale e artigianale. Un impatto che rischia di essere fatale soprattutto per il nostro tessuto storico e tradizionale. Le immagini del centro di Roma, che in questi mesi abbiamo visto deserto per via del crollo dei flussi turistici, resteranno nella storia.
La proposta di legge definisce cosa si intende per bottega storica: locali storici o di valore artistico e architettonico, botteghe d’arte e antichi mestieri, attività tradizionali esercitate da 70 anni le prime, 50 le altre. Inoltre, prevede un censimento delle botteghe storiche e la realizzazione di un albo regionale che tiene conto dei riconoscimenti comunali già esistenti.
Con questa proposta viene inoltre creato un fondo per la tutela e la valorizzazione di queste botteghe ma anche delle attività su suolo pubblico e dei mercati storici. In una fase così difficile per il nostro Paese, la Regione Lazio ha il compito di difendere e sostenere le attività commerciali e artigianali storiche.
Sono convinta che gli esercizi tradizionali debbano essere sostenuti e possano contribuire ancora in un futuro, che mi auguro il più prossimo possibile, a rilanciare l’intero settore delle attività commerciali e artigianali e il turismo. Si tratta anche di un riconoscimento a coloro i quali da molti anni rappresentano nei nostri comuni e, soprattutto a Roma, un baluardo e un simbolo dell’economia locale.
La sottoscrizione della proposta da parte di tante colleghe e colleghi è motivo di orgoglio e mi auguro possa accelerare la condivisione in Commissione e quindi in Consiglio regionale. Per una Regione a fianco delle imprese, del territorio e della cultura.